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 Sanremo 1980 - 1981 - incomincia la riscossa...



Sanremo 1980
1981
incomincia la riscossa...





(Publiweb) - Ed eccoci nel 1980, anno della presidenza di Regan negli Stati Uniti d'America, dell'inaugurazione della prima metrò a Roma e della nascita del "Calcio scommesse"; un anno anche di tristi ricordi come quello della strage di Ustica (del DC 9 dell'Itavia), del terrorismo che uccide i magistrati Bachelet e Galli e il giornalista Walter Tobagi del "Corriere della sera", della morte del socialista Piero Nenni, del maresciallo della Jugoslavia Tito, del grande Peppino De Filippo; anno in cui lo scudetto va all'Inter di Beccalossi e Altobelli, e l'Oscar per il miglior film a "Gente comune" diretto da Robert Redford .
Ma il 1980, musicalmente parlando, è anche l'anno in cui il Festival della canzone italiana di Sanremo spegne trenta candeline che vedono la consacrazione di un autore-cantautore, Toto Cutugno, che vince quel festival con "Solo noi", fortunato brano che viene poi acquistato da mezzo mondo. Fino ad allora Toto si era praticamente distinto come componente degli "Albatros" e autore di brani come "Africa" (inciso con successo in lingua francese da Joe Dassin) e "Soli" per la magica interpretazione di Adriano Celentano. Il festival 1980 fu in quell'edizione trasformato in una grande discoteca ad opera dello scenografo Ramacci (quello dell'"Altra domenica") ricca di luci, pedane e raggi laser. Oltre Cutugno, dei cantanti del 1980 ricordiamo praticamente soltanto Pupo (Enzo Ghinazzi) che fu campione di vendite con il brano "Su di noi" e gli emergenti Decibel con il brano "Contessa" dedicato a Renato Zero, gruppo dal quale emergerà poi un grande della musica leggera italiana: Enrico Ruggeri. Ma il vero grande scoop di quel festival fu quello che lo presentò il toscanissimo Roberto Benigni in coppia con l'attrice Olimpia Carlisi: e questo fu uno scandalo enorme per i benpensanti...dopo che Roberto (fra le tante marachelle e battute tipo Woitilaccio e Cossigaccio...) esordì con un bacio in bocca (nella diretta Rai) con la partner che durò 45 secondi! Un clamore eccezionale, questo bacio, che praticamente fu la cosa più ricordata del Festival targa Ottanta.
Arriva il 1981, anno delle Nozze del Secolo fra Carlo d'Inghilterra e Lady Diana Spencer, dell'attentato al Papa in Piazza San Pietro, dello scandalo della Loggia P2, dell'attentato al Presidente degli Stati Uniti d'America Ronald Regan e della tristissima avventura di Alfredino Rampi (primo esempio di tragedia evento televisivo) che muore in un pozzo a Vernicino (Roma).
Nell'edizione '81 Sanremo cambiò per fortuna strada e ci presentò un cast decisamente diverso da quello degli anni precedenti: a presentarlo un frizzante Claudio Cecchetto, una spogliatissima e colma di papere Eleonora Vallone e la sempreverde "zia" italiana Nilla Pizzi.
In quell'anno trionfò Alice con "Per Elisa", brano che segnò praticamente la differenza in un Festival di canzonette: Alice dimostrò che a Sanremo si possono presentare anche cose differenti dalle classiche "zinganette" e la conferma fu dal fatto che lo stravinse"! Oltre a lei ci furono però brani che tutt'oggi si ascoltano e che rappresentano solidamente la grande melodia italiana; "Maledetta primavera" della validissima Loretta Goggi (classificatasi al secondo posto), la splendida "Ancora" di De Crescenzo e poi "Roma spogliata" di Luca Barbarossa (al suo debutto), "Caffè nero bollente" di Fiorella Mannoia, "Tu cosa fai stasera" di Dario Baldan Bembo (terzo posto) e la stravenduta "Sarà perché ti amo" dei Ricchi e poveri. Come si può vedere, tutte queste canzoni hanno segnato un'epoca vincente, epoca che contribuì successivamente a migliorare quel torpore festivaliero che si era verificato negli anni Settanta. Scandalo al festival 1981 fu il giallo dei "Ricchi e poveri" che da quattro passarono a tre: Marina Occhiena, la bionda del gruppo, fu praticamente estromessa da loro (e non si capì per quale motivo....anche se sembra una storia di "corna" eccellenti...).
Da segnalare poi la partecipazione di Bobby Solo con "Non posso perderti", Marcella con "Pensa per te", Michele Zarrillo "Su quel pianeta libero", Gianni Bella con "Questo amore non si tocca" e una simpaticissima "E la barca non va più..." di Orietta Berti, brano allusivo e ironico che avrebbe potuto intitolarsi...magari..."Piove governo ladro"...
Alex


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