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Internet Fuorilegge

il web come la stampa clandestina



(PubliWeb)


(Costituzione Italiana - Art. 21) - "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione."
La nuova legge (62/2001) per alcuni versi simile a disposizioni anti-internet in vigore in Cina, sferra un colpo al cuore di tutti i siti italiani "non statici", ovvero aggiornati periodicamente, imponendo loro di designare uno degli iscritti all'albo dei giornalisti italiani come direttore responsabile.
I siti internet che divulgano idee, notizie, opinioni, sondaggi, che propongono forum e dibattiti ma anche link e suggerimenti vengono equiparati a "prodotti editoriali", per i quali è prevista la registrazione in tribunale e la "controfirma" di un giornalista iscritto all'albo.
In altre parole si chiede a poche migliaia di persone di "controllare" completamente tutte le opinioni che vengono divulgate su internet, al pari di quanto avviene per la televisione ed i giornali.
Così come avviene in Cina, per i siti che non hanno provveduto alla registrazione scatta il reato di STAMPA CLANDESTINA, con pene che possono includere la reclusione. Nessun paese al mondo definito democratico ha leggi simili.