Dati Rubati

maxi-furto in Rete

(PubliWeb) Negli USA ha fatto clamore il maxi-furto compiuto ai danni della Lexis-Nexis, una società del gruppo Reed Elsveier che si occupa di gestire informazioni. All'inizio si parlava di qualche migliaia di furti, adesso, alla luce di indagini più accurate, si scopre che la società ha subito ben 59 "ingressi non autorizzati", per cui la quantità di dati rubati è dieci volte superiore a quella ipotizzata. Il caso della Lexis-Nexis non è isolato poiché, recentemente, anche gli archivi della banca britannica Hsbc e quelli della Bank of America e della ChoicePoint sono stati violati. Gli hackers riescono ad entrare in queste banche-dati utilizzando una password, quindi si impadroniscono di dati sensibili di ignari cittadini che poi vendono ricavandone lauti guadagni.

Secondo il presidente della Ftc (agenzia federale del commercio), Deborah Majoras, nel 2003 ben 10 milioni di americani sono stati derubati della loro identità. Il problema è che i cittadini non vengono quasi mai avvertiti che qualcuno è entrato in possesso dei loro dati; le aziende, infatti, pur sapendo che qualcuno ha violato i loro sistemi, preferiscono tacere per non fare brutta figura e non perdere i clienti. Per far fronte a quest'ultima sgradevole situazione il Congresso sta studiando due disegni di legge che obbligheranno le società a informare le vittime dei furti.