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Amministratore di condominio

Amministratore di condominio

ecco come revocarlo




(PubliWeb) Con la riforma del condominio, revocare l'amministratore dall'oggi al domani è diventato estremamente semplice. Qualsiasi imperfezione o scorrettezza o semplice sospetto nel suo operato, legittimano anche un solo condomino a chiedere la sua revoca. Non c'è bisogno di aspettare il termine di scadenza del suo mandato. In qualunque momento i condomini possono revocarlo per una “giusta causa” e cioè quando non ha convocato l'assemblea in tutti i casi in cui sia obbligatoria; quando non ha dato esecuzione ai provvedimenti giudiziari e amministrativi o anche alle deliberazioni dell'assemblea; non ha aperto il conto corrente postale o bancario, intestato al condominio; ha generato confusione tra il patrimonio del condominio e quello dell'amministratore o di altri condomini; non ha promosso o curato l'azione per la riscossione delle somme dovute dai condomini morosi, non ha comunicato ad un condomino lo stato dei pagamenti e delle liti in corso; non ha tenuto un registro dell'anagrafe condominiale, dei verbali delle assemblee, di contabilità. .





Qualora poi non ci fosse alcun appiglio, basterà parlare di gravi irregolarità che facciano sospettare una gestione anomala e che potrebbero essere per esempio i condizionamenti posti in essere da un amministratore nei confronti dell'assemblea per assumere determinate decisioni; una scorretta ripartizione dei consumi, delle tabelle millesimali difformi. Ma anche in mancanza di giusta causa è sufficiente una delibera dell'assemblea con la maggioranza dei votanti e la metà dei millesimi per revocare l'amministratore.

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