Animali in condominio
ammessi al pari dei figli
(PubliWeb) Nessun regolamento condominiale o amministratore troppo zelante potrà mai più vietare l’ingresso di un cagnolino in condominio. Le nuove norme in materia condominiale parlano chiaro e l’interpretazione giurisprudenziale è andata ancora oltre. Si sta disegnando un vero e proprio diritto soggettivo di accogliere nella propria famiglia cuccioli di ogni specie, al pari di un qualsiasi altro membro. Restano esclusi i rettili , gli animali esotici e quelli pericolosi, per i quali vige un divieto di tenerli in appartamento, ma via libera a tutti gli animali domestici.
Nessun vicino si potrà lamentare se si sente infastidito dalla loro presenza. Sarebbe come lamentarsi della presenza di un figlio altrui. E nessuno ci potrà fare causa per il semplice fatto che abbiamo un cane. Non esiste provvedimento giudiziale che possa limitare i movimenti dei nostri amici a quattro zampe. Loro sono quasi equiparati agli esseri umani dalla legge. Se abbaiano in balcone, lasciano cattivi odori e pensierini sgraditi per le scale, lo dobbiamo solo alla cattiva educazione dei loro padroni, non certo alla loro natura. Tale cane, tale padrone è il detto. E spesso sono proprio certi padroni che andrebbero allontanati.