UE: DOMANI ESORDIO PRESIDENZA FRANCESE, SALVERA' IL TRATTATO? (IL PUNTO)
Trovare una via di uscita dalla crisi
causata dal no irlandese al Trattato di Lisbona, spingere per
maggiori accordi commerciali con i paesi del Mediterraneo,
approvare leggi piu' severe per contrastare l'immigrazione
clandestina, ribadire l'impegno dell'Europa sul clima e sul
contenimento dell'emissione dei gas serra.
Sono questi gli obiettivi principali delle Francia, che
domani assume la presidenza della Unione europea, in un
momento reso particolarmente delicato dal risultato del
referendum in Irlanda, l'unico paese obbligato dalla
costituzione a sottoporre al giudizio dell'elettorato il
Trattato europeo per poterlo ratificare.
Una questione che
verra' affrontata solo ad ottobre, in attesa che il primo
ministro irlandese, Brian Cowen, studi una via di uscita
praticabile.
Per il presidente Nicolas Sarkozy, la leadership europea
rappresenta un'occasione per recuperare un po' di popolarita'
in Francia, dove le sue quotazioni sono decisamente in
ribasso.
Il ministro francese per gli Affari europei, Jean-Pierre
Jouyet, ha detto che uno dei compiti fondamentali per il suo
paese alla guida della Ue sara' quello di ''riportare sui
binari il blocco dei 27'' e sono in molti, fra gli
osservatori e commentatori politici, a ritenere che la
presidenza francese verra' giudicata soprattutto per la sua
capacita' o meno di salvare il Trattato di Lisbona.
Ma oltre a questa imprevista patata bollente da
maneggiare, Sarkozy cerchera' di portare avanti anche altre
proposte francesi, come quella dell'Unione Mediterranea, che
conta di lanciare in grande stile il prossimo 13 luglio a
Parigi.
Si tratta di un progetto che prevede di incrementare
i legami nel commercio, nei trasporti e nell'energia fra la
Ue e le altre nazioni che si affacciano sul Mediterraneo,
come Marocco, Siria, Israele e Turchia.
Parigi, inoltre, preme per un nuovo patto
sull'immigrazione europea che metta al bando definitivamente
qualsiasi sanatoria ''in bianco'' per i clandestini, per un
rafforzamento dei controlli ai confini e per l'introduzione
di nuove regole, piu' severe, per coloro che chiedono asilo.
Sarkozy chiedera' inoltre la sospensione delle tasse di
vendita sul petrolio per porre un freno al rialzo dei prezzi
dei carburanti, una mossa soprattutto dimostrativa verso
l'opinione pubblica, che potrebbe cosi' toccare con mano la
capacita' dell'Unione europea di assumere decisioni in grado
di migliorare la vita dei singoli cittadini.
Lo scorso giugno Sarkozy dimostrava di crederci molto e
dichiaro', fra l'altro che la presidenza francese avrebbe
rappresentato ''il primo passo verso un rilancio della Difesa
europea per i prossimi anni''.
Poi e' arrivato il no
irlandese che come una doccia fredda ha raffreddato animi ed
entusiasmi.
Alle undici di stasera, comunque, la Torre Eiffel verra'
completamente illuminata di blu e oro, i colori della Ue, per
festeggiare l'avvio della presidenza.
Per l'inquilino
dell'Eliseo la chance di farsi ricordare al di la' delle
cronache rosa.
Approfondimenti:
Il sito dell'Eliseo
Il sito Europa
Governo
Publiweb Soldi & Finanza
Governo Israeliano
Il sito dell'INPS
Il sito Opec