INFLAZIONE: ISAE, DIFFICILE NEI MESI ESTIVI UN RALLENTAMENTO
Difficilmente nei mesi estivi si
potra' assistere ad un rallentamento della dinamica dei
prezzi.
E' quanto prevede l'Isae in base alle stime
dell'Istat sull'inflazione che a giugno e' salita al 3,8%.
Sulla base dell'indicatore elaborato al netto della
componente stagionale, l'ISAE stima infatti che l'inflazione
(calcolata sugli ultimi tre mesi e annualizzata) sia scesa
appena rispetto a maggio (4,5% a fronte del 4,6%), rimanendo
notevolmente al di sopra della variazione tendenziale.
Nonostante il delicato scenario economico attuale, il
clima delle aspettative di inflazione degli operatori non si
e' pero' deteriorato in maniera diffusa.
L'analisi della
dinamica di breve periodo - spiega l'Isae - segnalerebbe del
resto solo una minima attenuazione delle pressioni
inflazionistiche.
Il mese prossimo l'indice dei prezzi
incorporera', inoltre, gli adeguamenti trimestrali delle
tariffe energetiche (con aumenti superiori al 4% sia per
l'energia elettrica, sia per il gas) che da soli ne
determineranno un rialzo congiunturale di circa 0,15 punti
percentuali.
Per l'istituto, senza interventi e sostanziali modifiche
dello scenario dei mercati delle materie prime, le spinte
inflazionistiche potrebbero risultare dunque ancora in
aumento nei mesi estivi.
Il quadro di riferimento internazionale delinea del resto
situazioni analoghe a quella italiana.
Nella zona euro,
l'inflazione ha continuato a salire e potrebbe toccare nuovi
massimi nei mesi estivi: in giugno, intanto, la stima
preliminare Eurostat mette in evidenza per l'indice
armonizzato dei prezzi al consumo un tasso tendenziale del
4%, piu' alto di tre decimi rispetto a maggio; un ritmo
analogo si registra per lo stesso indice relativo
all'Italia.
Approfondimenti:
Istat
Eurostat