IMPRONTE NOMADI: LA UIL IMMIGRATI DI ROMA E DEL LAZIO DICE NO
''I bambini ROM, cosi' come tutti i
bambini residenti o dimoranti in Italia, devono essere
protetti e tutelati, soprattutto nella loro integrita'
psico-fisica.
Noi della UIL Immigrati di Roma e del Lazio non
capiamo come norme di questo genere vengano proposte
all'interno del governo, non capiamo quale e' la differenza
tra un bambino italiano e uno straniero, quale possa essere
la differenza in termini di diritti tra un bambino ROM ed un
bambino Italiano''.
Cosi' i rappresentanti della Uil
Immigrati di Roma e Lazio, spiegando di essere ''d'accordo
che vivere in democrazia vuol dire anche vivere all' interno
di regole condivise e con la opportuna partecipazione di
tutta la societa', per questo motivo proponiamo di sviluppare
a livello nazionale una politica di integrazione per i
bambini ROM (e non solo Rom) che garantisca loro, per
esempio, di frequentare la scuola, di vivere in condizioni
dignitose, di essere rispettati in quanto bambini.
Con le misure proposte dal Governo - spiegano dalla Uil - si
otterra' solo il contrario, in primo luogo la schedatura e il
trauma dei bambini di essere sottoposti alla presa delle
impronte digitabili nei Commissariati, il possibile
allontanamento dai loro legittimi genitori, l'allontanamento
dalla loro cultura madre ed il possibile inserimento forzato
in Istituti o Case Famiglia che fanno parte di una societa'
alla quale loro non appartengono.
Giova ricordare che i
bambini Rom sono migranti involontari e che e' la societa'
italiana in questo specifico caso quella che deve garantire
per loro la riuscita di una crescita armonica che valorizzi
la loro lingua, la loro cultura, le loro origini.
In quanto soggetti deboli tutti i bambini vanno difesi, vanno
protetti.
Ed allora - si domanda la Uil - perche' la
schedatura? Forse perche', solo perche' ROM costituiscono un
potenziale humus per la delinquenza? Se la legge e' uguale
per tutti quali iniziative intende prendere il Governo per
recuperare i tanti mini-pusher di Scampia o della Vucciria? O
e' l'etnia che fa la qualita' del delitto reale o potenziale?
Il Governo, la societa', piuttosto prendano a cuore -
conclude la Uil - il problema 'bambini' garantendo loro pari
dignita' e pari diritti per farli partecipare attivamente a
programmi di integrazione e sviluppo applicando, nello
spirito e nella lettera, la carta costituzionale della
Repubblica Italiana che, se non andiamo errati non e' stata
ancora abolita''.
Approfondimenti:
Il sito UIL
Il Governo Italiano
Ministero della Pubblica Istruzione