ESTERI: FRATTINI,ITALIA EUROPEISTA E ATLANTICA PUO' AIUTARE USA E RUSSIA
''La politica estera italiana si
impernia su un europeismo che vuole rafforzare l'integrazione
europea concentrando l'azione sulle politiche, sulle cose
concrete piuttosto che su discussioni estenuanti che
riguardano le istituzioni.
Noi crediamo che nei prossimi mesi
i grandi temi europei saranno la sicurezza, l'emigrazione, la
politica energetica, le grandi politiche di sviluppo e
un'Europa della Difesa, capace di dire la sua e quindi
diventare produttore di sicurezza, e ovviamente l'Unione
mediterranea che il presidente Sarkozy ha lanciato e che noi
appoggiamo fortemente''.
Cosi' il ministro degli Esteri Franco Frattini ha
illustrato ''in estrema sintesi'' la linea della politica
estera italiana facendo il punto del convegno organizzato
dalla fondazione 'Farefuturo' (segretario generale Adolfo
Urso e presidente Gianfranco Fini) sulle prospettive della
politica estera del nostro Paese che ha illustrato nella sua
relazione introduttiva.
In particolare Frattini ha
sottolineato che i buoni rapporti esistenti sia con gli Usa
sia con la Russia hanno trovato un riconoscim,ento in Bush
che nella sua recente visita a Roma ha sollecitato Berlusconi
ha fare da ponte per migliorare i rapporti tra le due
potenze.
Frattini ha poi ricordato che la politica estera italiana
''si basa sull'atlantismo, cioe' su un forte rapporto con gli
Usa'' e che ''si attede l'esito delle elezioni presidenziali
per capire se con la nuova amministrazione americana, come
abbiamo fatto con Bush, potremo ulteriormente consolidare
rapporti bilaterali ed europei in modo che si possa, sulla
sicurezza, sulla collaborazione nei grandi scenari di crisi,
sulla riforma del multilateralismo, diventare assai piu'
efficace di quanto sia ora, fare ancora una strada comune''.
Frattini ha sottolineato come l'Italia sia particolarmente
''interessata ad alcuni scenari regionali, Balcani anzitutto,
Turchia -per la quale sosteniamo l'allargamento della Ue-,
Mediterraneo, Medio Oriente (che include la stabilizzazione
del Libano), la sicurezza di Israele, la nascita dello stato
di Israele.
E vogliamo interessarci ancora di piu' della
stabilizzazione dell'Afghanistan''.
Da ultimo Frattini ha ''ricordato che l'Italia assumera'
la presidenza del G8 nel 2009 e che porremo al centro della
scena la governance globale.
Andiamo verso un meccanismo
verso cui i grandi attori del mondo devono parlare per avere
regole condivise e quantomeno definite.
Oggi rischiamo una
percezione di ostilita' alla globalizzazione perche' non e'
regolata.
E' chiaro che il G8 deve anche preoccuparsi degli
scenari di crisi in Africa: fame, il dramma della insicurezza
alimentare na anche di rewgole che impediscano ad alcuni
paesi di inquinare a danno di tutti gli altri o di violare le
regole del commercio internazionale''.
D - Non resta fuori da questo quadro i nuovi rapporti con
l'est europeo e in particolare con la Russia con la quale
abbiamo incentivato una serie di rapporti di affari?.
FRATTINI - ''La Russia e' il partner con il quale noi
abbiamo piu' di ogni altro paese al mondo incrementato il
nostro interscambio.
Noi abbiamo una grande sfida politica:
siamo altrettanto amici della Federazione Russa come degli
Usa.
E questa e' una partita che noi vogliamo giocare.
Credo
che la nostra sfida sia quella di ricreare lo spirito di
Pratica di Mare quando Berlusconi mel mezzo di una precrisi
tra Bush e Putin li prese entrambi e li porto a Pratica di
Mare e da li' la Federazione Russa ha cominciato a lavorare
con la Nato.
Oggi non ci troviamo in una situazione di
precrisi ma di freddezza.
Credo che l'Italia, con Berlusconi,
quello spirito di Pratica di Mare lo possa fare ripartire''.
D - Eppure era trapelata una certa irritazione da parte
americana con Condoleeza Rice.
E' rientrata?.
FRATTINI - ''Credo di non svelare alcun segreto se dico
che quando il presidente Bush e' stato a Roma il primo tema
politico che ha posto a Berlusconi e' quello 'cerca di
svolgere questo ruolo che hai svolto cosi' bene in passato'
Piu' di cosi!''.
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