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COLDIRETTI: CALO RECORD CONSUMI PANE (-5,5%) E PASTA (-2,5%)





L'aumento dei prezzi favorisce il calo dei consumi a tavola con riduzioni record per il pane (- 5,5 per cento), la pasta (- 2,5 per cento) e in generale una grave stagnazione delle quantita' di prodotti alimentari acquistate dalle famiglie (- 0,4 per cento).
E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti, in occasione della diffusione dei dati Istat sull'inflazione a giugno, nel sottolineare tuttavia che la difficile congiuntura economica sta cambiando la priorita' delle spese dei cittadini che se potessero disporre di 100 euro nel 20 per cento dei casi li destinerebbero al cibo, nel 17 per cento all'acquisto di vestiti, al 14,5 per cento per cene, al 13,5 per libri, dischi e riviste secondo una indagine Axis per la Fipe.
Cali piu' sensibili rispetto ai prodotti alimentari sono quindi attesi per gli altri prodotti poiche' gli effetti del caro petrolio sui bilanci familiari hanno determinato - sottolinea la Coldiretti - una maggiore attenzione alle spese essenziali, che sono difficilmente comprimibili, come quelle alimentari a scapito degli altri beni, con inevitabili conseguenze anche sull'apertura della stagione dei saldi.
In netta controtendenza sono le vendite di latte fresco con un aumento in quantita' di oltre il 5 per cento che mostrano un trend positivo comune a molti prodotti lattiero caseari a partire da grana padano e yogurt (+ 5 per cento) ma anche burro e mozzarella (+ 1 per cento), sulla base delle elaborazioni su dati Ismea relativi al primo quadrimestre 2008 sugli acquisti domestici.
Se a far segnare aumenti consistenti - sottolinea la Coldiretti - e' soprattutto il latte fresco rispetto a quello a lunga conservazione, il bilancio e' comunque complessivamente positivo per tutto il latte alimentare in vendita che fa segnare un aumento del 2,5 per cento nell'intero quadrimestre.
L'andamento attuale del prezzo del grano non offre alibi - sottolinea la Coldiretti - per ulteriori aumenti del pane tenuto conto che le quotazioni del grano sono le stesse di inizio anno.
Se secondo il servizio Servizio Sms Consumatori dell'Ismea il pane ha raggiunto il valore medio nazionale di 2,85 euro al chilo il grano si attesta su 0,24 euro al chilo, appena l' otto per cento.
Nonostante l'andamento favorevole negli acquisti di latte e formaggi agli allevatori - denuncia la Coldiretti - viene proposta una inaccettabile riduzione dei compensi per il latte alla stalla malgrado gli aumenti vertiginosi dei costi del mangime per l'alimentazione degli animali e dell'energia, con il record fatto segnare dal petrolio, ma anche da soia e granoturco che rappresentano gli ingredienti principali della dieta degli animali.

Approfondimenti:
Istat
Il sito Opec
Publiweb Soldi & Finanza
Codacons
Adusbef
ADUC
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