(PubliWeb) Era il gennaio del 1986 quando i PC furono colpiti da Brain, l'antenato degli odierni virus informatici. Al tempo il codice maligno si diffuse attraverso i floppy disk che erano i supporti più utilizzati per il trasferimento dei dati da un macchina all'altra. I virus simili a Brian hanno avuto una storia relativamente lunga, poi si è passati a codici molto più complessi. Infatti con la fine dei floppy quel genere di virus è scomparsa.
Nel 1995 vi fu il primo macro virus, quello che sfruttava le falle presenti nel sistema operativo Windows. Nell'arco di qualche settimana i virus erano in grado di colpire un po' in tutto il mondo. Con la diffusione della posta il problema sono diventati i worm, capaci di attivare una vera epidemia nell'arco di 24 ore. Uno dei primi vermi diffusosi via e-mail è stato ILOVEYOU nel 1999, uno dei più dannosi di sempre. Nel 2001 arrivarono Sasser e Blaster capaci di creare problemi a milioni di macchine nell'arco di qualche ora. Mikko Hypponen, capo dei laboratori di ricerca di F-Secure spiega che "i creatori di virus si sono gradualmente trasformati da programmatori hobbisti a bande di autentici criminali organizzati per ottenere guadagni illeciti via web: ed è questo ciò che dobbiamo temere di più, anche perché questa tendenza non sembra mostrare segni di arresto".