Assicurazione RC auto

come farsi ridurre il premio

(PubliWeb) Sempre più esosi i premi assicurativi sono una tassa fissa odiosa che nessuno vorrebbe pagare. Ma c'è premio e premio. Perché per la stessa macchina, con la stessa classe di merito e nelle stesse località ci possono essere differenti importi e spesso l'automobilista non ha la possibilità di verificare le reali differenze poiché ogni polizza è coperta da privacy e segue criteri e logiche diverse. Però una cosa l'automobilista la può fare.





In caso di dubbi sull'esattezza dei propri premi assicurativi, può contattare l'IVASS, Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, che è stato istituito proprio per questo scopo. Ultimamente dai suoi controlli è emerso che non sempre le compagnie agiscono correttamente, danneggiando gravemente i consumatori. Esiste un regolamento pubblicato dall'IVASS sulla Gazzetta Ufficiale, a cui le assicurazioni dovranno attenersi. Basta verificare che ogni voce del premio ricalchi quelle previste dalla legge. Ossia premio puro, caricamento( spese di apertura e chiusura della pratica), gli oneri fiscali, che incidono per il 12,5%, un altro 10,50% di contributo al Servizio Sanitario Nazionale per le spese di cura e ricovero da parte dello Stato degli infortunati in incidenti stradali. Quest'ultima voce può portarsi in deduzione, in sede di dichiarazione dei redditi. Infine c'è una voce relativa al Fondo di garanzia per le vittime della strada che incide per il 2,5%. Il premio puro poi sarà più elevato per veicoli più potenti e veloci, a diesel rispetto alla benzina. Invece ribassa il premio l'esistenza di dispositivi di sicurezza: abs, airbag, la scatola nera. Anche la zona di residenza incide sul prezzo, l'età dell'assicurato, il sesso, le abitudini ed il lavoro. Verificate ogni voce col vostro assicuratore. Potreste dimezzare il premio assicurativo.

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