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 POPCORN: - Nella terra di nessuno.



POPCORN:
Nella terra di nessuno.





(Publiweb) - E' difficile accettare che tutte le tue o nostre verità, anche quelle più care e indiscutibili, siano solo una costruzione umana, una capanna edificata per far fronte all’infinita complessità dell'uomo e del mondo.
La maggior parte degli uomini preferisce vivere tutta la vita dietro a questa capanna, nn ama venire allo scoperto, in quella terra di nessuno dove si mostra con chiarezza che l'infinita complessità dell'uomo e del mondo, nn è riducibile a uno schema concettuale, proprio come nn è mai possibile racchiudere l'infinità delle stelle in uno schema semplice delle costellazioni.
Tu che vivi tutta la tua vita nella stessa capanna hai da sempre sostituito a quell'infinita complessità il tuo schema, quello della tua ideologia o della tua cultura, e da sempre sa cosa è scritto nelle stelle, pur senza che tu abbia mai alzato il capo a guardarle.
Tu sei convinto che la tua capanna sia collocata al centro dell'universo, sotto l'occhio vigile di Dio, in una posizione privilegiata rispetto a tutte le altre capanne del mondo.
Lasciare quella maledetta capanna ti è difficile, perché significa abbandonare legami, affetti, calore, il seno materno dell'identità, ma poche esperienze sono più intense di questa partenza e delle ore in cui ci si trova soli, di notte, sotto il cielo, senza riuscire a riconoscere più, nel disordine immenso, il disegno di una costellazione. Talvolta questo sentimento diventa insostenibile e lo smarrimento è così forte da divenire un vortice in cui ci si perde. Se però si resiste e si continua a guardare, dopo un pò si scopre che il numero infinito delle stelle nn ci schiaccia, ma ci aiuta invece a capire che il cielo nn è prigioniero di nessuna costellazione, perché è così grande da poterle contenere tutte, sia le nostre che quelle degli altri popoli.
La tua complessità è il fondo immenso su cui tu e chi come te continuamente ritaglia la sua costruzione contro il disordine e la paura, la tua verità piena di falli e buchi.
Spesso questo sentimento della propria fragilità e contingenza fa paura, ti spinge a fare un passo indietro a racchiuderti nella capanna ritornando ai vecchi pregiudizi.
Del resto chi si è spinto più lontano ha spesso usato il proprio coraggio solo come mezzo di potere sugli altri, spesso inventando capi espiatori per usare la sua paura a proprio vantaggio.
Dove la tua verità diventa fragile mostrando le rughe, si va aprendo lo spazio in cui coloro i quali provengono da casa, religioni e culture diverse possano incontrarsi. In questa terra di nessuno, dove le stelle sono più delle costellazioni e le domande più delle risposte, invece di combattere ed inseguire nel buoi potresti accenderti un fuoco dove tu con le tue paure, i tuoi limiti potresti scoprire che all'alba tu piccolo uomo potresti tornare alla tua capanna, ma senza avere più il bisogno di chiuderti il mondo alle spalle e con il desiderio di tornare all'aperto, dove incontrerai gli altri nella notte, nella terra di nessuno.


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